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INTRODUZIONE

 

Benvenuti sul pianeta Terra!

 

Oggi, mentre ci prepariamo ad incrociare il cuspide (da qualche parte all’inizio del ventunesimo secolo) dall’era dei Pesci all’era di Acquario, vediamo che la mente umana en masse è stata esposta alla ricerca di pace, armonia, spiritualità e delle illimitate possibilità di trasformare tutto ciò che una volta pensavamo appartenere al misticismo o alla fantascienza, nella nostra più intima realtà.

 

Com’è che oggi ci troviamo a vivere in un mondo in cui i segreti insegnamenti dei secoli, i segreti della luce, dell’ascensione ed i miracoli vengono rivelati in libri che si trovano in cima alla classifica dei best sellers? Com’è che la gente ora ha la possibilità di familiarizzare ed approfondire i segreti eterni dell’illuminazione e della co-creazione conscia del nostro universo così facilmente?

 

C’è qualcosa che sta succedendo agli abitanti di questo pianeta, all’alba dell’era di Acquario. E quello che succede non è un caso, non una coincidenza, non accade senza uno scopo. Nell’era di Acquario, ognuno arriverà a conoscere i segreti dei profeti, degli yogi e dei maestri illuminati. Alcuni arriveranno prima a queste informazioni rispetto agli altri e vorranno guidare la Terra nel suo processo di guarigione, purificazione e rinnovamento.

 

Ognuno di noi, interessati a questi argomenti, è venuto sul pianeta con uno scopo ben preciso, ossia, se vogliamo, come emissario del comitato “salviamo la Terra”. La nostra funzione e l’ampiezza e la profondità della nostra missione (il nostro gioco, la nostra gioiosa attività) sono rivelate ad ognuno di noi secondo un programma estremamente personalizzato. Forse arriviamo alla nostra intuizione partendo da piccoli segnali oppure ci arriva tutta in una volta in seguito ad un’esperienza che ha portato vicino alla morte o ad uno scossone forte che, comunque, ci cambia la vita. Non importa quale sia il nostro personale contributo alla guarigione del pianeta: vi sono alcuni concetti fondamentali a proposito di cos’è la realtà e di come essa funziona che è necessario comprendere, se intendiamo camminare sulle acque o trascendere altre leggi finora considerate naturali. Questo è l’argomento di questo libro.

 

Sapevi già che, arrivando in questo posto meraviglioso, confuso e stimolante, a volte terrificante, avresti probabilmente dimenticato chi eri ma, man mano che ti viene ricordato chi sei e che cosa sei venuto a fare qui, è probabile che la memoria ti torni rapidamente e facilmente. Non preoccuparti, sei normale (almeno in senso cosmico) e sei capace di portare all’umanità tutti i doni che hai sempre sognato. Il tuo scopo ha valore e i tuoi sogni di guarire e liberare te stesso e il tuo pianeta si stanno realizzando anche se spesso hai seri dubbi in merito. Chi ti ha mandato qui non ha mai sbagliato un messaggero finora, e non sbaglierà neanche con te. Quindi rilassati e goditi il viaggio verso il cambiamento.

 

Cominceremo con un po’ di nozioni di base.

 

Solo negli ultimi anni la nostra società ha cominciato ad essere tollerante verso tutto ciò che è metafisico (letteralmente “oltre il fisico”, un punto di vista che va oltre alla normale prospettiva del mondo fisico). Nella prima parte del ventesimo secolo, gran parte di ciò che oggi sentiamo normalmente nei talk show o nei programmi della domenica pomeriggio era tabù. Conoscere cose come i viaggi extra-corporei, la vita oltre la vita, i piani astrali, l’aura e la gerarchia degli angeli poteva significare essere licenziato o allontanato da molti ambienti della società o, peggio (ricordi la Sacra Inquisizione?). E’ interessante notare, tuttavia, che in tutta la storia sono esistite molte società segrete che hanno tramandato gli antichi segreti delle “scuole dei misteri” ad ogni serio ricercatore, tra cui persone come Nostradamus e Meister Eckhart.

 

Ogni persona arriva a cogliere il senso del proprio scopo cosmico (in poche parole, ciò che adora fare) attraverso un serie unica di eventi ed esperienze. Hai vissuto molti di questi eventi ed esperienze quanti ne ho vissuti io. E tu, come me, probabilmente tendi a sminuirli o a razionalizzarne alcuni. Ma, in retrospettiva, è ovvio che ogni piccola intuizione o risveglio si è posizionato e sincronizzato perfettamente per farci muovere nella direzione da noi scelta.

 

In questa introduzione voglio condividere con te alcuni dei miei momenti speciali per diverse ragioni. Una di queste è che, mentre ognuno di noi ha una serie di rivelazioni uniche, sia sottili che sconvolgenti, c’è un filo d’Arianna che lega l’intero processo del risveglio. Questa comunità ci consente di individuare il nostro scopo come qualcosa di normale piuttosto che di irreale. Ascoltare le storie di ognuno aumenta in modo esponenziale il nostro senso di sicurezza e la nostra abilità di essere incondizionali nella nostra accettazione del percorso degli altri.

 

Un’altra ragione per cui voglio condividere l’aspetto personale della mia storia è dare a chi legge la base per un collegamento intuitivo ed una verifica intuitiva delle storie che ho inserito in questo libro. Queste storie che parlano di “segreti” universali, come è già successo a me, essi vanno ovviamente oltre a quanto sia scientificamente verificabile nel quadro dell’universo attualmente conosciuto. Da qui la necessità di una verità intuitiva. La scienza dice che non v’è prova oggettiva dell’esistenza degli UFO, mentre milioni di persone sostengono di averli incontrati, visivamente od altrimenti. La fisica dice che l’acqua è liquida, ma Gesù ne ha dimostrato la solidità, e così via.

 

Quindi, se mi è consentito, un po’ di consapevolezza mi ha detto che io (e forse tutti noi) non siamo qui solo per tagliar legna e trasportare acqua.

 

Non sono sicuro di quanti anni avessi, forse dieci o undici, quando ricevetti un messaggio molto rassicurante e inconfondibile dallo “spirito”, che mi chiarì un episodio accaduto in chiesa un paio d’ore prima. Guardando alla mia educazione religiosa, mi sento molto fortunato. La chiesa che la mia famiglia al gran completo frequentava regolarmente (nonni, zie, zii e cugini e genitori) non era particolarmente diabolica o basata sul timore. I sermoni riguardavano generalmente questioni morali, l’importanza delle buone azioni e cose di questo genere. Abbastanza innocua, trasmetteva solo pochi condizionamenti duri da superare. Tuttavia, quella domenica l’omelia era stata tenuta da un sacerdote ospite. Parlò con una voce molto più alta di quella degli altri predicatori e puntava spesso il dito sui fedeli. Parlò di cose che non suonavano per niente familiari, come l’inferno, il fuoco eterno e la punizione imposta da un dio furibondo. Tornando a casa dalla chiesa nel DeSoto, mia madre cercò di spiegarmi, o razionalizzare un po’, quanto avevamo ascoltato. Essendo quella la prima indicazione per me del fatto che Dio poteva essere un nemico, tutte le cellule del mio cervello erano improvvisamente impegnate ad analizzare i possibili percorsi che rimanevano disponibili nella mia vita.

 

Quando arrivammo a casa, preferii rimanere in giardino da solo a meditare su queste nuove e piuttosto terrificanti implicazioni. Ricordo esattamente dove mi trovavo quando la voce parlò dentro la mia testa. Stavo passando tra il vecchio inceneritore di mattoni e la rete, a una ventina di metri dalla finestra della cucina. “Questo non ti riguarda. Non c’è niente che possa far arrabbiare Dio con te. Tutto andrà sempre bene.” Era una voce gentile, molto diversa da quella del predicatore. Non era empatica, semplicemente reale. Ma sapeva che Dio era dalla mia parte ed ora lo sapevo anch’io. Camminando verso la porta di cucina, sapevo che, per quanto sarei vissuto non avrei mai avuto motivo di temere Dio e nemmeno quanto sarebbe venuto dopo la morte. Per quanto potente fu quel momento e per quanto significativo per il lavoro della mia vita, allora non mi sembrò nemmeno il caso di raccontarlo. Fu solo dopo molti anni, quando stavo scoprendo che lo scopo della mia vita non era quello di avere “successo” nel mondo aziendale, che il significato di quel momento e di molti altri mi fu rivelato.

 

Nel 1968, l’anno in cui nacque il mio primo figlio, cominciai a sentire il fascino dei fenomeni psichici, non per ragioni spirituali ma solo perché mi sembravano interessanti. I mondi della chiaroveggenza, dei viaggi extra-corporei, della telepatia, della lettura del futuro e delle vite passate, della guarigione, del teletrasporto, ecc. erano costantemente sotto i miei occhi. Leggevo, osservavo e frequentavo corsi con qualsiasi persona avesse poteri paranormali che riuscivo a conoscere. Nell’arco di qualche anno fui così fortunato da conoscere e frequentare un gran numero di parapsicologi e sensitivi.

 

Insieme al divertimento che trovavo nel frequentare persone che superavano regolarmente i limiti normalmente accettati della comunicazione e della realizzazione umana, mi colse un senso di grande frustrazione. Erano loro ad avere le esperienze dirette e non io. Anche se le storie che raccontavano e le guarigioni che accadevano davanti ai miei occhi e le espressioni sincere sui loro visi quando “entravano in contatto” erano di incredibile ispirazione, era comunque un’esperienza di seconda mano. La differenza tra i profeti e i predicatori sta solo nel fatto che solo i primi hanno l’effettiva esperienza e quindi l’effettiva conoscenza. Io volevo essere un profeta, non un giornalista.

 

Nel 1973 frequentai un corso di Sylva Mind Control. Quaranta ore di training psichico. Scoprii non solo di aver imparato ad usare le mie funzioni psichiche e di chiaroveggenza frequentando un corso di una settimana, ma scoprii anche che tutti lo possono fare. Come disse uno degli insegnanti Sylva: “se, alla fine del corso, non ti senti un sensitivo a tutti gli effetti, avrai indietro i tuoi soldi, senza discussioni”. Ho ripetuto il corso per sette volte (lo si può ripetere quante volte si vuole ad un prezzo simbolico) e non ho mai sentito parlare di nessuno che abbia chiesto i soldi indietro. Dopodiché non ho mai nemmeno dubitato delle mie doti psichiche.

 

Cominciai ad incontrare regolarmente le mie “guide” provenienti da altre dimensioni o da altri piani di realtà. Mi dissero cose riguardo al sistema Terra ed alle sue realtà parallele. Mi mostrarono “film” di fatti legati alla Terra e di fatti legati ad altri sistemi. Mi mostrarono, altre volte, il passato e il futuro. Mi mostrarono il “tempo senza tempo”. Mi mostrarono il “tempo simultaneo”. Mi mostrarono universi creati in un istante da un solo pensiero. Mi mostrarono la causa prima. Mi prima la forza creativa causale. Mi dimostrarono che non esiste realtà oggettiva. Mi dimostrarono che l’Amore che sta dietro a tutta la creazione è incapace di consentire il male. Mi prima che le personali rivelazioni di verità che ogni profeta ed ogni maestro hanno ricevuto in tutta la storia dell’uomo sono reali e valide. Mi prima che le sole rivelazioni che hanno valore sono quelle che ognuno ha internamente, personalmente. E molto, molto ancora.

 

Ho visto a che cosa serve, sulla Terra, l’era di Acquario. Ho visto il ritorno del Giardino dell’Eden sulla Terra, se ognuno di noi seguirà la sua personale gioia. Ho visto che la questione non è se le forze del bene e del male trionferanno o meno. Ho visto che tutte le espressioni di dualismo, bene e male compresi, sono illusioni usate dai maestri della scuola Terra per educarci circa la nostra condizione di diritto come individualizzazioni di Dio.

 

Ma, avendo visto molto oltre quanto io possa comprendere ed avendo sentito molto più amore ed accettazione di quanto potessi assimilare, qualcosa comunque non mi suonava giusto. Io ero comunque solo un informatore. Con gli occhi chiusi, riuscivo a vedere, sentire e conoscere “il quadro generale”. Ma ero ancora collegato a questo corpo (il che non è un errore, come continuavano a rassicurarmi).

 

Riuscivo ad avere risposte a domande indomandabili. Riuscivo a vedere la perfezione nell’evidente ingiustizia della vita sulla Terra. Con gli occhi chiusi. Ma quando riaprivo gli occhi nel “mondo reale” in cui il punto era tirare avanti e gestire le mie relazioni con il prossimo, il quadro generale sfumava improvvisamente. I bisogni primari non soddisfatti, gli scontri e le ingiustizie hanno il potere di spostare molto rapidamente il fuoco della nostra visione lontano dalla nostra elevata missione sul pianeta Terra verso una prospettiva egocentrica ed impotente.

 

Poi, quasi senza alcun avvertimento, accadde qualcosa di sbalorditivo. La mia vita cominciò a funzionare! Cominciò a funzionare impeccabilmente!

 

Ero dipendente di una grande compagnia aerea. Ero ingegnere e responsabile della flotta dei Boeing 707 (questo rivela la mia età, non ti pare?). Tra le mie responsabilità c’era anche la garanzia delle prestazioni dei veicoli della flotta. Qualsiasi ritardo o cancellazione dei voli causato da problemi di manutenzione o tecnici in genere sarebbe rietrato sotto la mia responsabilità. Era un lavoro molto competitivo e pieno di stress. Ora, per nessuna ragione evidente, divenne per me un lavoro addirittura rilassante. Letteralmente, per un periodo di cinque mesi, non lavorai. Ogni operazione veniva eseguita regolarmente e mi trovavo senza niente da fare. Per quei cinque mesi, la flotta dei 707 non solo aveva le migliori prestazioni della linea, ma anche delle linee aeree di tutti gli Stati Uniti. Arrivavo in ufficio, bevevo un caffè, chiacchieravo molto e mi divertivo ogni giorno. La pressione era a zero.

 

Non solo le cose andavano benissimo al lavoro, ma andavano benissimo in tutti gli aspetti della mia vita. Per cinque mesi, a casa regnava l’armonia, la mia automobile funzionava perfettamente, il mio stato di salute era ideale, c’era pace ovunque, piacere e serenità ovunque guardassi.

 

Oltre a questo benessere nella mia vita, e grazie tante, anche altre persone cominciavano a sentirsi meglio solo passando un po’ di tempo con me. Chi aveva il raffreddore parlava con me qualche minuto, anche di niente, e se ne andava col naso libero. La mia segretaria si accorse di questo e cominciò a portare da me gente solo così, per una boccata d’aria. Non me ne accorsi, finché un giorno me lo spiegò lei. La signora che aveva fatto sedere sulla sedia accanto alla mia scrivania era stata dimessa un paio di settimane dopo dall’ospedale. Secondo i medici non c’era più traccia di cancro.

 

Una persona che avevo conosciuto ad un gruppo di studio spirituale commentò il mio nuovo stato di beatitudine dicendo: “sei così pieno di pace, immagino che tu sia in continuo stato di meditazione”. Senza pensare, risposi “no, non pratico la meditazione per niente, io sono meditazione”. Ed era proprio come mi sentivo. Ce l’avevo fatta. La mia ricerca spirituale era terminata. Avevo trovato quello che tutti cercano. Ero la prova vivente del fatto che lo stato di illuminazione può essere raggiunto ancora vivendo in un corpo. Non avevo più nulla da imparare. Ero completo. Fine. The end.

 

Poi il mio palloncino scoppiò.

 

I sogni sono sempre stati molto utili e di significato per me. Ebbi un sogno rivelatore. Era vivido e con dettagli molto intricati. In breve mi si diceva che lo stato della mia vita negli ultimi cinque mesi non era stato creato da me. Era stato creato per me da “loro”. Mi si diceva che, entro questa vita, avrei potuto ottenere una comprensione sufficiente a manifestare quel tipo di vita con le mie sole forze, senza il loro aiuto. Quello che mi era stato dato era solo una spinta. Andavano in ferie per un po’, mi dissero. Adesso sarebbe dipeso da me imparare a prendere il comando della mia vita fino al punto di poter dimostrare lo “stato d’essere naturale universale” (pressione a zero, pace, beatitudine, armonia, gioia) alle persone che vivono in questo stato innaturale tipico della scuola Terra (ansia, dubbi, sensi di colpa, impotenza). Non solo ricevetti una bella spinta e collaudai questo stato d’essere risvegliato già su questo pianeta, ma sarei potuto diventare abbastanza esperto in questo da riuscire a facilitare anche il risveglio di alcune altre persone. Anzi, da quanto mi risulta, esistono molte decine di migliaia di emissari cosmici sul pianeta che probabilmente raggiungeranno questo stesso stato d’essere a pressione zero entro i pochi anni a venire. Insegnamo al pianeta ad essere in pace imparando a mettere a zero la pressione dentro di noi. Insegnamo al pianeta ad essere in pace imparando il significato di “pace interiore”. Guariamo il pianeta guarendo noi stessi. Non si può combattere per la pace, dicono. E’ un controsenso.

 

Bene, fu dalle stelle alle stalle nel giro di un breve sogno. Tutto crollò improvvisamente. All’inferno in un soffio. Però, che lezione! Mi fu rivelato ogni punto da rivedere. Ogni resistenza. Ogni attaccamento. Mi fecero vedere ogni volta che avevo dato ad un’altra persona il potere di rendermi felice o depresso. Mi sbatterono in faccia ogni blocco che avevo avuto nell’accettare l’amore, la pace e la felicità.

 

Diventare un maestro è un viaggio che si intraprende da soli. L’ascensione è un cammino che ci porta su scale i cui gradini solo costruiti da noi uno per uno. Non c’è redenzione per interposta persona. C’è solo la decisione di riprendere la nostra giusta posizione nel regno. Deve esserci la volontà di tornare allo stato naturale dell’essere nell’universo e di abbandonare questo gioco innaturale di separazione, lotta, protagonismo e difesa delle nostre posizioni.

 

I grandi Maestri hanno sempre saputo di non poter fare questo al nostro posto. Essi sono solo potuti essere esempi da seguire. Ora tocca a noi. Siamo qui per far funzionare la vita per tutti coloro che scelgono la propria libera volontà di guardare a questi esempi.

 

Il nostro lavoro è ricordare ogni piccolo pensiero cosmico che è rimasto nascosto nei ripostigli del nostro subconscio. Il nostro lavoro è essere felici.

 

Con che diritto…

 

Poco tempo fa’, dopo aver tenuto un corso, una donna mi chiese: “Che cos’è Dio?”. Si era fatto tardi e la gente del pubblico era pronta ad andarsene e io risposi: “Veramente non lo so”.

 

Più tardi, ripensando a quell’incontro tra ricercatori, sentii di non aver reso un buon servizio a quella donna. Sebbene sia vero che una completa comprensione di Dio o della realtà tridimensionale, lasciando da parte la quarta o la quinta dimensione, possa essere oltre la mia portata, avrebbe potuto esserci una risposta più d’aiuto per lei a questo punto del suo viaggio.

 

I leader religiosi o filosofici ci hanno spesso detto che cosa sia Dio. Forse per noi è più importante, a questo punto nel tempo, essere consapevoli di ciò che Dio non è. E’ difficile per molti di noi relazionarci a Dio come figura “paterna” se, nella nostra esperienza, non abbiamo avuto noi stessi un padre particolarmente amorevole o di sostegno. Può risultarci difficile relazionarci a un dio che ci giudica sulla base dei nostri atti e dei nostri pensieri. Anche se Dio è un dio comprensivo, noi non ci sentiamo degni di comprensione.

 

La Bibbia dice che Dio ha creato l’uomo a sua immagine a somiglianza. Molte persone ribaltano questo concetto e credono che Dio sia fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo o, come minimo, che abbia caratteristiche simili a persone che conosciamo.

 

Dio non è perso. Dio non lotta. Dio non ha un ego che si spazientisce quando le cose non vanno come vuole lui. Dio non si arrabbia con nessuno. Dio non è impaziente. Dio non è né maschile né femminile né androgino. Dio è principio, ossia non è influenzato da personalità o ego. Dio è il principio di amore incondizionato, creatività, compassione, la fonte di tutto ciò che è. Essendo Dio il principio, non può essere offeso e non può assolutamente negare la gioia illimitata a tutto ciò che ha creato, compreso ognuno di noi.

 

Provare a descrivere Dio significa appoggiarsi a concetti, perfino a cliché, che non comprendiamo completamente. Siamo stati addestrati con educazione e ricerche tali che dovremmo essere in grado di spiegare qualsiasi cosa. Ma questo non funziona quando si parla di Dio. I cliché non sono sufficienti: Dio è amore, Dio è tutto e Dio è onnipotente, onnisciente ed onnipresente. Ma avere una comprensione di queste espressioni tale da darci la “pace che trascende ogni comprensione” non è cosa da tutti.

 

Una cosa che Dio certamente è, è amore incondizionato. “Incondizionato” potrebbe essere una parola oltre alla nostra comprensione. Non c’è nulla che qualsiasi essere umano potrebbe fare per essere escluso dall’abbraccio di Dio. Nessuna colpa è mai stata giustificata. Nessuna depressione che abbiamo mai provato è mai dipesa dalla reale (cosmica) percezione della nostra situazione. Mano a mano che arriviamo alla comprensione di questi concetti, capiremo di guarire noi stessi ed il nostro pianeta, liberando anche la nostra famiglia. Bello, no?

 

Io e te abbiamo attraversato la vita con un substrato non molto razionale, sapendo che dovremmo continuare a credere che potrebbe esserci qualche valore nello spingere obbiettivi elevati, forse impossibili da raggiungere. Questi obbiettivi hanno a che fare con la pace sulla Terra, con un pianeta pulito e verde e con la realizzazione del nostro modello terreno di conoscenza spirituale. Alcuni di noi si sono immaginati come Luke Skywalker o la Principessa Leyla, con qualche tipo di missione extraterrestre sulla Terra, quali membri di un “team di transizione planetaria”.

 

Ti rendi conto, naturalmente, che non esiste alcun precedente in nessuna remota nicchia della storia documentata o della logica planetaria che sostenga questi obbiettivi o queste fantasie come aventi la capacità di essere messe in pratica su questo pianeta.

 

Non esiste nessun precedente storico di esperienza di pace per il genere umano, come unica e sola tribù. Non c’è niente che vada a sostegno della possibilità di ribaltare il sempre crescente disprezzo per la vita dell’uomo, delle piante, di Gaia. Non esiste documentazione scientifica a sostegno della teoria secondo cui qualsiasi essere umano potrebbe essere più che umano e dimostrare di poter dominare il suo piano di realtà tridimensionale, anziché esserne soggiogato.

 

Ma, nonostante l’evidenza del contrario, ho avuto, e condividerò con te, una visione del futuro che conferma che il nostro intimo tendere a questo ha effettivamente delle basi reali. Infatti, questi insegnamenti altruistici repressi e queste grandi visioni difficili da mettere a fuoco stanno per esplodere in un movimento più potente di qualsiasi rivoluzione politica, militare o industriale che la storia conosca.

 

Stiamo entrando nell’era di Acquario. Un’era che torna sul calendario astrologico ogni ventiseimila anni.

 

Non esiste storia documentata della vita di ventiseimila anni fa’. Ma una storia di quell’era esiste comunque. Abbiamo la mitologia, le leggende e le tradizioni verbali che parlano dell’inizio dei tempi. Queste leggende parlano del diluvio universale e della scomparsa di Atlantide. Parlano anche del Giardino dell’Eden e dei tempi in cui gli dei passeggiavano liberamente sulla Terra, un tempo in cui l’umanità non conosceva ancora il significato del bene e del male.

 

In questo libro voglio condividere con te come ho fatto a sapere che il motivo per cui tu ti trovi sulla Terra è molto al di là di quanto tu ti sia concesso di credere o perfino di sognare. Voglio condividere con te come so che entro i quarant’anni a venire, parte del nostro pianeta non conoscerà più l’inquinamento.

 

In molto meno di quarant’anni da qui, le porte delle case non avranno più serrature. In alcuni luoghi del pianeta, la gente non sentirà più alcun bisogno di barricarsi per proteggersi dai suoi simili. La gente si fiderà realmente degli sconosciuti quanto noi ci fidiamo dei più cari amici. Si sta creando “una famiglia per ogni pianeta”.

 

Il processo è già iniziato. Piano piano, ma sta già andando avanti.

 

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